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predica decimaottava | 67 |
al quale tutti i fiumi danno l’acqua loro, perchè pure dal mare hanno l’essere loro, e tutte l’acque s’accordano insieme ad andare a questo loro principio. Vedi ogni cosa ordinata al suo principio, salvo che l’uomo il quale odia il suo simile, e non ama quello che dovarebbe amare, e non ha cura a quello che dovarebbe avere, al quale Mio ha dimostrato che grande sollecitudine dovarebbe avere. La natura tel detta e te lo insegna: eziandio tu il vedi per essemplo. Vedi la cagna quando ha i figliuoli, con quanta cura gli guarda e con quanta sollecitudine gli alleva. Simile, pone mente agli ucelli: guarda la rondina che mai non resta1; così vedi la pecora, e così vedi d’ogni ucello e d’ogni animale. E questo si chiama il mondo maggiore. Il mondo minore è il nostro corpo. Anco il corpo nostro ci insegna. Vedi lo stomaco, il quale riceve il pasto: lui il piglia per tutti i membri e per tutti i sentimenti. Elli dà vigore alle vene, elli dà vigore al vedere, alle braccia, a le gambe, et in ogni parte del corpo ne fa parte2. Se tu dormi, e elli sta desto e lavora per tutti; e questo ti significa che tu sempre dovaresti stare desto in fare tuttte quelle cose, le quali ti so’ necessarie circa alla salute tua.
Quinto amore è godente. Io ti voglio insegnare, se tu vuoi imparare, che sempre tu godarai di ciò che tu vedi. Recati nella tua mente come noi siamo tutti uno seme, nati di uno padre. Tutti siamo fratelli; e però ogni bene che tu vedi al prossimo, ogni sapienzia, ogni bellezza, ogni grazia, ogni buona fama, ogni onoranza, ogni bene che egli ha, fa’ che tu ne goda. Inde insegnan-