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452 | predica trigesima |
proprio di questo tempo a’ beccamori, che si pigliano ora. Così fanno queste che portano il capo grosso a civetta: elleno ucellano i giovani. Tu sai che quando tu poni la civetta in su la macchia, tutti li ucellini se le pongono d’intorno a mirarla, e ella mira loro, e non s’avegono che rimangono presi e impaniati. Così, così fanno proprio questi giovanetti; eglino vanno d’intorno a queste giovane che hanno il capo così grosso. Va dintorno, va d’intorno, e infine rimane impaniato a la pania de la tua libidine. Oh, io non vo’ dir quello che viene a dire capo il civetta, oggi: veniteci domane, e non ci venga se non chi vuole vivere bene, facendo l’operazioni virtuose. Non ci venga chi vuole essere una ribalda; e menateci le vostre figliuole e mariti: chi vuole vivere sicondo Iddio, ci venga. Dice nello Eclesiastico1: Mulier diligens corona est viro suo: — La donna ha cara la corona e la loda del suo marito.2 — E però dite a’ vostri mariti che ci venghino anco loro, e voi mariti il dite anco voi a le vostre donne.
La quarta damigella ch’era con Maria si era madonna Virginità. Sempre costei era con Maria. Se Maria andava, e la Virginità andava anco lei: se leggieva, e la Virginità con lei. In ciò che faceva Maria, la Virginità era con lei; e perchè non era usa d’essere con altra persona, però disse quella parola all’Angiolo: Quoniam virim non cognosco? — In che modo potrà egli essere quello che tu dici, però ch’io non cognosco uomo, e sòmmi disposta di mai non cognoscerne nisuno? Che se bene io dovessi partorire il figliuolo di Dio con cognizione umana, io so’ disposta a non consentir mai per non pèrdare