Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/443

bene chi so’, e se hai de’ figliuoli maschi, pone mente quando elli torna a casa co’ compagni. Non può mai essere buona la dimestichezza de’ giovani co le fanciulle: piglia r essemplo, a xxxiiij cap. del Grenesis, di Dina figliuola di Jacob, la quale per la vanità sua fu vitupe- rata. Sai che viene a dire vana? Viene a dire capo leg- giero: non viene a dire quello che dicono questi giovani. Eglino dicono: — andiamo a vedere la mia vaga, — e credonsi chea dire vaga, ella sia bella. [Non va così]. * La propria interpretazione del vocabolo si è leggiera di testa e di mente. Elle si cognoscono da la lònga, che me di qui le vego che sono piene di vanità. Questa Dina volendo andare vedendo la città, ella fu presa e vitupe- rata, sai, come interviene spesso per lo non sapersi guar- dare. Se ella fusse stata a riguardo, come si conveniva, non le sarebbe intervenuto. E però si dice che a arca aperta il giusto vi peca. E perchè queste cose si pruo- vano tutto dì, io vi dico a voi fanciulle: non voliate avere dimestichezza ninna co’ maschi, per lo pericolo che vi può intervenire e d’ essere ingannate e svergogniate. Simile dico a \oi, fanciulli: fugite le male compagnie, però ch’ una mala usanza sola è quella che ti può far mal capitare. Se tu fuggirai le cagioni, non verrai a pe- ricolo mai. Forte cosa è la gioventù! Le fanciulle perchè so’più volubili? Non essendo «perte de le cose del mondo, come elle vegono una cosa nuova, subito n’ hàno voglia; però che tutti i sentimen- ti si uoprano a disiderarla • e come l’hanno compre- sa, se ella è cosa di mondo, ella la va cercando: se ella le va dietro, mai non sarà buona. Crede a me, che so ch’ io dico il vero. Vuoi tu fare a mio modo.

  • Parole che mancano al nostro Testo.