Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/398

La siconda si è la comendazione; dove disse: Bene- dieta tu in muUenbus^ et benedictus. fruetus ventris tuL La terza, de la petizione,* dove è detto: Sanata Maria^ ora prò nobis. Ora sta’ attento, e apre la mente e lo intelletto, e considera prima come Maria fu salutata da T Angiolo. L’Angiolo fu mandato da Dio molte altre volte, ma non venne mai più nel modo che egli venne questa volta; e questo fu perchè ella si maravigliava. Or vediamo la prima maraviglia de la salutazione. Tre stati si possono vedere in Maria salutata da l’Angiolo: Primo, eccellente in natura, Sicondo, eccellente in grazia. Terzo, eccellente in gloria. Mai non fu trovato in criatura criata da Dio tanta eccellenzia, quanta ne ebbe sola Maria, eccellente in na- tura e grazia e gloria. Or vediamo la prima eccellenzia di natura, e dimo- strasi dove l’Angiolo disse: * Ave^ gratia piena ^ Bominus ieeum. l’eccellenzia di grazia si dimostra dove l’Angiolo disse: Benedicta tu in mulieribus et benedictus fruetus ven- tris fui. La eccellenzia de la gloria si dimostra dove è detto: Sanata Maria, ora prò nobis. Torna a la prima, dove si dimostra la eccellenzia di natura. Che disse T Angiolo? Disse: Or rivolta que- ste lettere, A V E, e mette l’ultima prima,.e la prima ultima, e dirà Èva. Che vuol dire Èva? Vuol dire guai e dolore. E Ave che vuol dire? Ab a quod est sine ve^ < Così ambedue i Codd. senesi; ma il Palermitano ha questa diversa lezione; l’eccdìenzm di natura si mostra dove V Angiolo disse ec.