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386 predica vigesimaottava


de’ quali dice Davit:1 Illi trepidaverunt timore, uhi non erat timor: — Eglino hanno tremato con paura, dove non v’era niuno pericolo. — Se aspettaranno tanto che quello subito pensiero si riposi, cognosciaranno che non v’è pericolo nissuno. Se questo ti viene per tuo difetto, si conviene ricórrare2 a’ rimedii, pregare e sperare in Dio. Uno conosco bene uno io, che aveva nella mente sua uno pensiero3. Elli s’atacò al rimedio, che tanto pregò Iddio, che egli fu esaudito e dichiarato di quello dubbio che egli aveva. Se tu se’ secolare, che hai bisogno di qualche buono consiglio, va’ a uno sacerdote savio e buono, e fa’ che egli sia persona sporta, che abbi dei consigli a le mani, e egli ti consiglierà a drittura. E sai, come io ti dissi dinanzi, non andare per consiglio d’una cosa spirituale a uno mercatante. Se tu volesse entrare in religione4, non andare per consiglio al mercatante. Così a te, donna: se tu vuoi il consiglio del farti monaca, non andare a farti consigliare a una maritata, perchè non ti saparà consigliare se non di quello che ella sa. Tractant fabrilia fabri: — Ognuno sa del suo mestiere per la pratica sua. — Se tu ti volesse fare frate, andareste tu ancora a uno frate che fusse malcontento d’essere frate lui? Va’ a’ buoni, e sicondo che ti consigliano, così farai. Va’ a frate che sia buono, e se non basta a uno, va’ a due, e dì quello all’uno che a l’altro, e comprendarai che ’l consiglio loro sarà dritto e buono. Se fusse cosa che di subito non si potesse compréndare se fusse bene a farlo o a non farlo, fa’ che tu aspetti

  1. Salmo lij, vers. 6; e nella Vulgata dice: illic trepidaverunt ec.
  2. Il Cod. Pal, correre.
  3. Il detto Cod., uno grandissimo pensiero.
  4. Meglio il Cod. Pal., in una religione.