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girle? [È meglio a te a fugirlej ‘; per che il tuo partito è vinto, e quine stai a pericolo. E hai la quinta regola. La sesta regola. Ogni volta che tu hai diletto o pena, e per ninno modo vedi che ne possa venire scan- dolo,’ iterum^ un’ altra volta; se ninna cosa che tu fai, ti dà diletto o pena, o nel tuo farla tu vi vedi niuno scandolo di persona spirituale, fa’ che mai tu non la se- gua. Sai quale può essere il diletto e la pena, e puovi èscare scandolo? È quando sarà una che dirà; — io vor- rei avere uno padre spirituale, che io mi potesse parlar talvolta con lui, come so’di quelle che l’hanno e dico- no; — io piglio tanta consolazione quando io mi ritruovo con mio padre spirituale ch’io non ho maggior bene in questo mondo che quello. — Se, se, se tu seguiti questa cosa,.... doh, credemi che tu fara’ qualche male! Doh, crede a chi è sporto che ha nome Ruberto. Sai che ti vo’ dire? Chi ’l sa, il sa meglio di te, e intende di te fuor di te. Ella è buona la consolazione, potendola avere; ma forse che è anco meglio a non averla, però che forse saresti poi ingannato da te medesimo. 0 qfuanti e quante ne so’ ingannate! ^ Quante so’ di quelle che dicono; — oh, elli m’ è venuta una bella visione stanotte. Io viddi cosi e così, e dissemi ch’io arci la tale e la tale cosa. — L’altra dice; — elli m’èaparita la Vergine Maria. — L’altra dice; elli m’è aparito uno angelo. — L’altra dice: —e’ m’è aparitalaluna;—el’altra,—ilsole, — el’altra—

  • Questo intero periodo manca ad ambedue i Codd. Senesi.

2 II Cod. Sen. 6, cor imo mio 2^ci’dre spirituale; e il Cod. Pal.^ ciim uno padre mio spirituale. 3 Quel che segue è il ventiduesimo dei Racc. S. Bernard.editi da Zam- brini, pag-g. 54-57; che avverte che “ dai cronisti dell’Ordine Francescano trovasi registrato ne’ loro Annali questo racconto, il quale servì pur d’ ar- gomento al cap. XXIX de’ Fioretti di S. Francesco.