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La quinta regola si è questa: procura sempre in ciò che tu hai a fare, che tu facci quello che ti paia che sia in piacere di Dio; e se quello che tu fai piace a Dio, sì sarà cosa ragionevole. Adunque, vuo- le essere cosa ragionevole, e piaciarà a Dio. Vuone vedere la ragione, che la cosa ragionevole piace sempre a Dio? — Sì — E io te la vo’ mostrare colla alturità e «olio essemplo. La ragione si è questa: tu sai che l’uo- mo ha la parte irascibile e ha la parte concupiscibile, e anco la parte razionale, la quale ha Tuomo in sua drit- iura, ’ quando non è passionato. Hai a memoria quella figura ch’io ti dissi, la quale è nello Ezechielo al primo cap.? Similitudo autem vuUus eorum: facies hominis et facies leonis a dextris ipsorum quatuor — Pone mente che la fac- cia deir uomo è in mezo fra la faccia del lione e del vi- tello, e vedi che la faccia del lione è da la mano dritta, e la faccia del vitello è da la mano sinistra. —- Et facies aquilae desuper ipsorum quatuor —L’aquila sta di sopra a ’tutti quanti. — Sai che ti significa? Significa i’ uomo che sta in mezzo, die cognoscere più che ninno altro animale: die cognoscere quando elli ha a fare una cosa in sè medesimo. Piace questo a Dio? No: noi vo’fare. Però che vede l’aquila di sopra da sè, la quale cognosce ogni operazione 0 viziosa o virtuosa. Se elli s* acorda a quello che piace a l’aquila, s’acorda ^ al volere di Dìo. Ma se s’ acorda ^ col vitello e col lione, non farai mai bene. Sai perchè? Perchè se tu t’ accordarai co! lio-

  • Il Cod. Fal.^ ma con errore, la quale è V uomo in sua dottrina.

2 É il vers. 10 del detto primo cap. d^ Ezechiel, corretto col confronto della Vulgata. 3 Cap. e vers. detti. ^ lì Cod. Pai., si raccorda. s II detto (Jod., s’ accorderà.