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ti domando: qual vorresti pèrdare più tosto, o gli ochi o lo intelletto? Meglio sarebbe a riserbare lo intelletto, però che questo è bene spirituale, che vale per migliaia d’ochi, che so’ bene corporale; però che tu debbi sempre preponere lo spirituale al temporale, così i beni spirituali a’ corporali. Non vedi tu: se uno t’amenasse uno colpo in su la testa, subito ripararesti col braccio d’innanzi, e non curaresti tanto il braccio, quanto la testa, perchè è di meno pericolo e di meno danno. Simile dico: se uno ti volesse ferire nel fianco o ne lo stomaco, sempre ti faresti innanzi col braccio, perchè sempre la cosa più cara si risguarda. Simile voglio anco dire de la robba del mondo: essendo tu in mare dove tu hai dimolta mercanzia in una nave; dove sarà lana, seta, piombo, stagno, ferro, èvi anco uno borsotto di fiorini, e anco v‘è la persona tua, e la nave ha fortuna, ed è di bisogno a volere scampare la persona, che prima si gitti la roba che v’è dentro in mare; prima gittarai la lana che la seta, prima gittarai il ferro che ’l piombo, prima il piombo che lo stagno, prima lo stagno che i fiorini, e anco prima i fiorini che la tua persona. Prima gittarai tutta la robba, che tu vogli perire tu. Adunque, più hai cara la persona che la robba, se tu sarai savio. E per questo disse Iob 1: Pellem pro pelle, et universa2 quae habet homo, dabit pro anima sua: — Darai la pelle per la pelle, darai la lana per iscampare la pelle, darai la seta per la pelle, darai il piombo e lo stagno per la pelle, darai anco i fiorini per la pelle: ogni cosa che l’uomo ̂arà, darà per l’anima sua. — Hai inteso? Come tu hai più caro il corpo che la robba del mondo, così si vuole

  1. Cap. secondo, vers. 4.
  2. Nella Vulgata, cunet.