Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/359

ch’io gli vòllevo le spalle, e il compagno gli veniva a voliere il volto. E quando costui alzò la stanga che era come uno modello, el mio compagno si chinò a terra: vol- se Idio che elli non giónse anco a me! Elli giunse intro r uscio; e quando elli si fu raveduto, elli mi domandò, e disse: — avesti paura? — Io risposi e dissi il vero, ch’ io non l’ebbi mai maggiore, e sì bene la maggiore ch’ io avesse mai. Quello dico non T intervenne se non per la troppa penltenzia; e però dico che il troppo si versa. Inde disse Pietro nella prima pistola al quarto capitolo: Fraires^ nolite peregrinari in fervore qui ad tentatio- nem vobis fit^ quasi novi aliquid vobis contingat: ’ — Non vo- liate peregrinare in fervore; però che quello fervore è premesso a tentazione. — Donne, o donne, perchè que- sto tocò già a me di questo fervore, io ve ne posso dire qualche cosa: e vòvi dire il primo miracolo elvio faces- se mai, e fu innanzi ch’ io fussi frate, che fu doppo i Bianchi ^ Elli me venne una volontà di volere vivare come uno angelo, non dico come uno uomo. — Deh, state a udire, che Iddio vi benedica! — Elli ^ mi v enne uno pensiero di volere vivare d’ acqua e d’ erbe, e pensai di andarmi a stare in uno bosco, e cominciai a dire da me medesimo: — che farai tu in uno bosco? Che mangia- rai tu? — Respondevo così da me a me, e dicevo: — bene sta, come facevano e^ santi padri: io mangiarò deJ- r erba quando io àrò fame, e quando io àrò sete, berò deir aqua. — E così deliberai di fare; e per vivare si- 1 Vers. 12, e comincia: Uharissimi, nolite ec. 2 Frate Bernardino fu accolto nell’Ordine de’Francescani con delibe- razione capitolare de’ 5 settembre 1402 (Cf. la Prefazione^ voi. primo, pag-. IV e nota 2). 3 11 racconto che segue è il vigesitno di quelli pubblicati da F. Zam- brini, pag. 49-52.