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predica vigesimasettima | 335 |
Siconda. Tu non puoi sapere donde venga quando elli ti dirà una bugia, quando elli mandarà una bastemia, quando elli porrà una infamia, quando elli farà una méschia: tu non puoi comprèndare quando viene dalla sua iniquità, e quando viene dal dimonio. E questo è in mezo.
Terzo. Similmente anco non puoi cognoscere quello che seguita1 circa al fine, sì che questa anco è malagevole a poterla cognoscere.
L’altre due volontà, cioè la sesta che è necessaria, e la settima che è conveniente, anco non si possono cognoscere, ma ben ti dico che non bisogna che tu le cognosca; però che in sè non hanno e non vengono da iniquità maligna, e non ti possono fare nè dannare nè salvare. E però lassale andare e non le cercare altramente. Doh, diciamo che basti! Tu hai veduto la loro distinzione e la loro cognizione. Vediamo la terza parte, della loro discrezione.
La terza parte principale si è che noi vediamo della loro discrezione, dove noi potremo comprendere quando una volontà viene in noi, se ella piace a Dio o no. E per poterla bene comprendere, noi vedremo dieci regole, delle quali ne diremo tre stamane, e l’avanzo diremo domattina. E vedele senza numerarle, però che elle sono artifiziose; e prima le dichiararemo insieme. (Attende tu che scrivi, e scrivete bene, acciò che tu non pìgli errore). Sempre è volontà di Dio quando ti viene il buono pensiero, ed è di sua natura croce, non avendo rispetto a volontà o diletto, a robba temporale, a creatura nata; nè diletto corporale nè carnale in te, o in altro naturalmente amato.
- ↑ Negli altri Codd, seguitarà.