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Ogni cosa meriti. E però tu puoi sempre meritare, go- vernando te medesima e tua famiglia e’ tuoi figliuoli e la tua casa: avendo prima il rispetto a Dio, e che a suo onore e gloria sia, subito tu meriti. Or diciamo che ba- sti per la prima parte principale. Mettiamo mano alla siconda parte, che è della loro cognizione; dove ci conviene vedere tre regole per le quali potremo cognósciare quando una volontà ci viene, se viene da Dio o no. Le prime tre e anco la quarta di’ io ho dette, non si possono cognosciere donde èsse vengono: quando pare che vengono ^ da Dio, quando dair angiolo, e quando dall’anima. Inde volse dire Paulo: Ipse se trasfigurai in angelum lucis dice del dimonio, dice che ’l dimonio si trasfigura talvolta in angiolo di luce. — Adunque, è buono di vedere perchè elli non si - c ognosce, e se tu attendarai, forse che cognoscerai quando vengono da Dio e quando non vengono da Dio. Ora attende a queste ragioni che so’ tre: principio e mezo e termino. Prima si è il principio: mira come principia. Siconda si è il mezo: guarda come seguita. Terzo si è termine: guarda come si finisce. Prima il principio: guarda come comincia; però che talvolta la volontà che ti viene, viene dal diavolo ed è fatta come quella che viene da Dio o da l’angiolo o da l’anima; che verrà talvolta una virtù nell’anima buona, come quella che manda Iddio o F angiolo o V anima, e non la cognosci, e sarà il diavolo. Sì, anco la buona volontà la manda il diavolo, sì; ma egli la manda a gattivo fine. Non è così quella di Dio, che Iddio la

  • Negli altri Cod., venghino.

2 Ipse enim Satanas ec. (Epist. seconda ai Corinti, cap. xj, rers. 14).