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con intelletto et effetto, con voce: sai perchè? Perchè tu non diventi una camera di nigrigenzia. Inde diceva David profeta:* Verha mea cmribus percipe^ Domine^ intelUge damo- rem meum. Intende voci orationis meae, rex meus et Deus meus: — 0 Signor mio, o Iddio mio, intende le mie pa- role, ch’ io ti dico, e ti chiamo: deh, porge le tue ore- chie e intende il mio gridare! Intende la mia voce, il mio priego e la mia orazione. — Hai tu compreso nulla in queste parole di David? In questo suo dire elli di- mostra che elli orava prima co lo intelletto, dove disse: Verha mea auribus percipe^ Domine. Orava anco collo effetto, dove dice: intellige damorem meum. Anco orava co le parole, dove dice: Intende voci orationis meae. Hai com- preso come ci so’ queste tre cose? Intellettuale: Verba mea auribus percipe^ Domine. Siconda, effettuale: Intellige damorem meum. Terza, verbale: Intende voci orationis meae. Sai dove ti so’ significati questi tre effetti? Nelle parole di Cristo, dove dice a tutti noi: Petite et accipietis- quaerite et imenietis^ pulsate et aperietur vobis. ^ Già non vuol dire altro petite et accipietis: — Domandate co lo intel- letto, e ricévarete: — Quaerite et invenietis: — Cercate co lo effetto e trovarete: — Pulsate et aperietur vobis: ~ Bussate co le parole e saravvi aperto. — Adunque, tu hai veduto di questa orazione, come tu la debbi fare: Si quid petieritis ad Patrem in nomine meo, dabit vobis t dove tu hai veduto tre modi, forare e domandare grazia a Dio. — Prima, chi domanda, domandi cosa lecita e 1SalmoV,veis.2e3. 2 11 passo appartiene al Vangelo di san Matteo^ cap. vij, vers. 1, meno le parole et accipietis., che sono del Vangelo di san Giovanni, cap. xvj, vers. 24. Il passo in san Matteo comincia invece così: Petite et da- hiUtr vobis: qucierite ec. PRED. VOLG. DI S. BERNARDINO. 21