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lesu: Domine^ si vls^ potes me mundare — Signore mio, se tu vuoi, tu mi puoi mondare. — E però quando tu hai una infermità nel corpo, domanda a Dio che ti li- bari 2 da essa infìrmità, se è il meglio dell’anima tua. Del terzo bene anco n’aviamo bisogno, cioè del bene*! temporale, come sono de le cose del mondo, le quali|j sono date all’uomo per sostentare la vita sua; le quali^S cose doviamo domandare con discrezione, come tu hai nel: ^ paternoster: Panem nostrum quotidianum da nohis hodie: — J Signore, dacci del pane ogni dì; — e potiamolo cliiè-. i dare per noi, pe’ nostri figliuoli, per li parenti e per^J li amici. E hai veduto perchè si die domandare grazia a i Dio, e i beni che elli ci dà per lo priego nostro: beni ’ii spirituali, corporali e temporali. Ad quem quiscìamet, cwr. J Quarto, quomodo, il modo, in che modo si debba ora- re. Per tre vie sta la orazione nostra: ’5 Prima coi cuore, corde. Siconda co la boca, ore. 1 Terzo coll’operazioni, opere. | Corde e ore et opere. S Nulla non può valere V orazione, se ella non viene i dal cuore. Se tu orarai co la boca e non col cuore, tu,1 sarai una camara d’ignoranzia. E però fa’ che venga ^ dal cuore prima, e poi puoi dire co la boca e col cuore. Sicondo, se tu ori solo co la boca, non ti varrà nulla. Doh, io li voglio dire quello che intervenne a uno no- stro frate. Uno nostro frate orava co la boca solamente, non avendo il cuore a niuna cosa che elli dicesse; unde che orando a questo modo, egli gli aparve uno capo di cane che menava la boca come faceva lui, significando

  • Gap. viij, vers. 2.

3 Gli altri Codd., domanda a Dio sanità, che ti liberi ec.