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predica vigesimaquinta | 295 |
tu porti adosso. Non si può così col peso, no. Arcta est via quae ducit ad vitam:1 — Stretta è la via che mena altrui a vita eterna. — Noli extolli. Non fare come molti ch’io ho già veduti, e’ quali quando sono in uffizio, stanno colà colla gamba tirata, cinte le calze in mezzo: sta intero con una birretta in capo su alto, che non si chinarebbe per nulla; che se egli avesse a intrare a uno uscio, non chinandosi un poco, gli caderebbe la birretta di capo. Noli extolli. Sta’ basso, in buon’ora; non t’alzar tanto, chinati un poco, acciò che tu non percuota ne l’uscio. Inde disse Giovanni nella sua Apocalisse2 per l’uffiziale; Et datus est mihi calamus similis virgae: — Elli mi fu data una canna in mano simile a una misura; — cioè che si misura ciascuno la sua ragione, e tanta ragione gli dà quanta tu ne gli trovi; e questa è drittura con umilità, col capo basso. Anco hai per boca di Cristo in santo Matteo3: Qui se exaltat, humiliabitur: — Chi se esalterà per superbia, sarà umiliato dalla vera giustizia; — et qui se umiliat, exaltabitur: — e colui che s’aumilierà, sarà esaltato. — O uffiziale, vuoi onore? Or sia umile. E ha’ne quatro. Vede gli altri quatro.
Primo veleno si è nigrigenzia: non ti dare alla nigrigenzia, o uffiziale. Esto in illis. Lassa stare i cani, e le caccie, e’ falconi, e l’ucellare, e le reti, e gli sparvieri. Lassa andare l’andare a spasso: statti con loro, acciò che non si facci de le dissoluzioni. Tielli con paura, acciò che non faccino male, acciò che s’astenghino, mentre che tu se’ con loro; e non lassare andare le pecore di