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predica vigesimaquinta 285


odi; che se non fusse che voi séte molto umani, voi n’âreste tanto dato sopra le ciarvelliere, che voi âreste fatto qualche gran male. E però dico, che la condizione vostra è che voi siete molto mobili; e come sete mobili1 al male, così ritornate tosto al bene. Adunque hai fatto male? — Sì. — A’ ripari2.

O tu che vai a Consiglio, e dai il tuo lupino3 a uno che noi merita, vedi tu quello lupino? Quello lupino è sufficiente a guastare la vostra città; solo quello lupino la può fare mal capitare. — O come? — Diróttelo. Sai, quando tu dai il tuo lupino per fare andare uno ufiziale nel contado, talvolta aitando il parente o l’amico o qualcuno dal quale tu aspetti di cavare qualch’utile, e egli nol merita; oh tu metti a quanto pericolo la città! Doh! Considera, prima ch’e’ t’esca di mano, quello che tu fai. Dice Buonaventura (oh buona parola!) dice, che può èssare buono l’uomo che non ha questo in sè, che egli sia sempre colla giustizia con parole, con cuore e con oparazione. Adunque, se volti a contrario, se tu non favoreggi la giustizia con parole, con cuore e con oparazione, non puoi èssare altro che gattivo uomo. Or misura tu, se tu aiti la giustizia, o se tu aiti il gattivo. Io il più delle prediche ch’io fo, le fo per le piazze, tanto palese quanto io posso, e non m’aguato di nulla: io parlo chiaro, e fommi molto bene intèndare, e mostro i dottori da chi io m’attaco, nè mai io ho messa sólla per niuno modo. Così facessero molti altri, o meglio che non fo io! Disse Iddio:4 Nemo accendat lucernam, et ponat eam

  1. Negli altri Codd., molto mobili.
  2. Il Cod. Sen. 5: A riparare.
  3. Cioè, rendi il tuo voto.
  4. Vangelo di san Luca, cap. xj, vers. 33, e secondo la Vulgata dice: Nemo lucernam accendit, et in abscondito ponit, ncque sub modio: sed super candelabrum, ut qui ingrediuntur, lumen videant.