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xvti. Qui in questa presente ’ predica si tratta de’ reggimenti e delti stati, e con quanta giustizia debba règgiare chi ha offizio. ^ Diliges proximum tuum sicut te ipsim (Iterum ubi supra). — Ama il prossimo tuo come te medesimo. — Noi par- lammo ieri dell’amore vivente e concordante, il quale die èssare infra V uno e V altro; e Cappelluccio ^ mala- detto non volse che a pieno si predicasse, come noi avevamo principiato; ma a usura gli starà; chè tutta questa settimana, coll’aiuto di lesti benedetto, noi predi- caremo di ciò. Adunque, per continuare la materia prin- ’Cipiata, la quale truovo tanto utile e necessaria, quanta materia ch’ io vi potesse dire. ^ Imperò che questo è di- fetto grandissimo, nel quale tutti siete cascati; e questa malizia che voi avete in voi, vuole essere medicata nel luogo suo. Se uno il quale avesse male nella spalla, e’ fusse medicato nel calcagno,® non andarebbe bene; o vuoi, se avesse mal nel capo e fussegli medicata la spalla;

  • Per errore il Testo ha, precede-ìite.

^ È Ja settima delle Prediche pubblicate dal Milanesi, ed ha il titolo: De’ reggimenti^ e come si die règgiare con giustizia. 3 Così anche altrove chiama il Diavolo, a cui fa colpa della pioggia che impedì il fine della predica precedente. ^0 Errano gli altri Codd. leggendo, quale per confermarvi., e quale /confinarvi. s Costrutto irregolare, conforme in tutti i Codd. e nella stampa, 3 Gli altri Codd., ne le calcagna.