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ieri. 1, domenica fu. Sai, che entrò nel barlotto * di quello, I gli pareva quello che non era. Come dico di voi, così | voglio dire anco d’uno predicatore. 0 tu che predichi,! va’ dritto, non ti tórciare mai, nè per paura nè per mi- nacce. Sempre di’il vero a’popoli a gloria di Dio, e | perchè il peccatore escà del peccato. Oimè, che assai vi i so cercare, che tutti vi trovo gatti vi, e l’una parte e k l’altra di voi! Da qual parte vi miro, tutti vi veggo gat- i| ti vi e parziali. Oh, questo è il mal nemico di iustizia! Quarto: accusator in talamo. Sai chi so’costoro? So’co- tali che vanno accusando in segreto iniquamente e mal- vagiamente, mettendo altri nelle mani delle Signorie senza cagione. Oh, egli si conviene che uno podestà o p un altro ufficiale sia quanto cauto a volere cognoscere la t verità! Sai, anco di cotali che mettaranno tali pulizie ® ^ nella cassetta delle petizioni; e talvolta accusaranno tale é che è netto e puro di quello che costui lo incolpa. Di ì quanto male credi che sia cagione? Egli è sufficiente a: guastare una città, la patria, una provincia, spezialmente; a tempo di sospetto. Doli! diciamo che basti. Hàne qua- tró: piglia l’altre quatro. Prima dell’altre quatro si fu cupidus sacerdos in tempio. Questi so’coloro i quali vogliono i benefici delle chie- se, non essendovi atti. E’benefici che voi date, non li date se non dove so’ denari. — Oh! non toccare di questo, che non tocca a noi. — Io vi dico che vi tocca e molto fortemente; chè quando voi avete uno parente che non è sufficiente a règgiare tre chiocciole, e vole- telo metterlo alto, facendolo diventare uno grande pa- ’ Vocìi uella predica vig-esimaterza, pagg. 223-24. 2 Negli altri Codd. e uella stampa, harletto. 5 Qui siguiftca, accuse; le quali ogni cittadino poteva scrivere segre- tamente, e porre uella cassetta a ciò destinata nel palazzo pubblico.