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ha queste condizioni, come debba stare la giustizia! Certo la giustizia è morta. Bisognarebbe fare in questo modo. 0 becamorti, o becamorti, quando voi udite che un uffi- ciale abi queste dodici malizie, potete arditamente bandire: — la giustizia è morta! Quelli che gli voglion bene, vi mandano pregando che voi andiate a casa sua, se vi piace. — Prima, vediamo che cosa è ambitiosus in dominio. Sai che r ambizioso è quello il quale s* ingegna a dare sem- preiltortoachihalaragione;comes’èavedove,a pupilli, a poveri uomini, che non se ne possono aiutare. Questi so’ quelli uomini iniqui^, i quali strangolano la giustizia. Udisti mai dire: — guai a chi poco ci può? — Oimè 1 che tu n’ arai a rendere ragione al sommo giu- dice, che poi giudicarà te non a torto, no, ma a ragione. E sai perchè fanno così questi tali uomini? Fannolo pure per farsi grandi e alti alle spese di chi non può nulla. Doh! basti al primo; chè non mi ci voglio dilatare. Ve- gliamo agli altri più belli e più utili. Sicondo, adulator in palalio. Sai chi so’costoro? So’quelli che non dicono la verità. E perchè questo è uno iniqua e pessimo peccato, sai di che ti consiglio, o cittadino che voi vivere bene? Quando vedi uno che non dice il vero, noi vogliate udire; però che se lo state a udire^ egli dirà per modo, che per sotigliezza egli rnettarà qualche scandalo per uno modo o per un altro. E uno che dica il vero, fate che voi lo stiate a udire, e che voi ramiate, e che la ragione gli sia data. Ma guarda- tevi, e vogliate sapere ogni cosa, e vedere e toccare; però che si trovano pochi che vogliano dire il vero in sul volto. Ognuno pare che parli a piacimento. Piglia uno essemplo d’uno Mgnore, il quale era molto ri- co e aveva uno grandissimo stato. Aveva molte terre, gran-