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predica vigesimaquinta | 275 |
di Dio; e lavarassi le mani nel sangue del peccatore, e di colui il quale sarà dannato per la malizia sua. — Odi che è detto di Dio: Iustus Dominus iustiliam dilexit:1 — El giusto Iddio ha amata la giustizia. — Non sai tu che Idio è ogni perfezione? Egli punisce le colpe, egli rimunera ogni bene. Sai perchè? Perchè egli sa, perchè può, perchè vuole. Così voglio dire a te, quando ti ritrovi in luogo che questa potenzia sia in te. Quando il malfattore ti viene alle mani, fa’ che tu il sappi e vogli punire, poichè tu puoi. Circa a questa parte e’ ci è molto a dire: ma io il lassarò, per dire degli altri che saranno più utili. Tu hai veduto oggetto virtuoso: giustizia. E basti alla prima parte principale.
La siconda parte dissi che era atto amoroso: Diligite; — amate la giustizia. — Se io ti mostrarò il rivercio, potrai vedere il dritto. Se io ti mostro la giustizia, potrai vedere la ingiustizia. Se io ti mostro pace, tu potrai vedere guerra. Io ti voglio mostrare dodici destruttori e nemici della giustizia; e doppo essi vedra’ dodici amici d’essa giustizia. — Tòlle, o tu che scrivi; io li dirò prima per lettera,2 e poi li disporrò in volgare, e dirolli a quatro a quatro. Tòlle il primo. Primo, ambitiosus in dominio. Secondo, adulator in palatio. Terzo, partialis in populo. Quarto, accusator in talamo. Altri quatro. Primo, cupidus sacerdos in tempio. Sicondo, falsus iudex in consistorio. Terzo, detractor in secreto. Quarto, fraudolentus mercator in foro. L’altre quatro ultime. Primo, lusor in publico. Secondo, affectuosus lupinus in consilio. Terzo, avarus in offitio. Quarto, mendax in artificio. Quando ci so’ queste condizioni, male sta la cosa. Pensa tu ora quando uno