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252 predica vigesimaquarta

ricordandolo tremerebbe il cielo e la terra e lo inferno. — Sai che ti rispondo? Il tuo sapere è una camara di ignoranza et è un gonfiamento di mente. Dì Iesu, e dillo con reverenzia quanto tu puoi, e lassa dire chi vuole; chè noi sappiamo che così disse l’Angiolo a Maria che ella el chiamasse. — Oh, elli è un altro nome quello di Iesu in cielo, che questo! — Elli dice il vero. Ma dimmi: in questa vita non è elli il suo nome Iesu? — Sì; — ma elli è un altro: chè chi lo nominasse, farebbe tremare ciò che è creato. — Et andaranno pensando qual sia questo nome; e tali sònno stati che dicono: — io il so questo nome, e nominarollo, e non farà però tremare il cielo e la terra. — E di tali persone so’ già state che hanno scritto uno nome, e datolo come uno breve dicendo, che chi il nominasse o vedesse, se non è santo uomo, che potrebbe fare molto male. E dicono anco che non si vuole insegnare a persona, e fannosi prométtare che mai non l’apriranno e nol mostraranno. Sai che dico molte volte di questi tali, e così anco puoi dir tu? Dì che elli è uno bestione. Io ti dico che se tu il tieni e credi che così sia, tu se’ uno eretico con lui insieme. La tua oppinione è come fu quella dei giuderi, pessima e gattiva; che dicevano ch’e’ miracoli che faceva Cristo, fu perchè elli andando una volta nel tempio nel quale c’era scritto un nome che non si poteva nominare nè sapere;1 e tenevano intorno a questo nome di molti cani che guardassero quello luogo, acciò che quello non fusse nè imparato nè letto nè scritto nè tolto per niun modo, e dicevano che chi l’aveva, ârebbe potuto fare ogni gran fatto. E dissero che Cristo v’era ito in quel

  1. Costrutto irregolare, non infrequente in queste Prediche, detto a braccio, o non imparato a memoria.