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predica vigesimaterza | 235 |
gattivello, che hai fatto? Subito come tu consentisti, tu cadesti in peccato mortale. Che so’ stato in luogo, che se colui a cui è stato detto che giuri, se non avesse giurato, sarebbe stato il mal trovato. E già tocco a te, Siena. Doh! Udirai parola ch’io ti dirò. Io mi trovai, non è sette anni, nè dieci, nè venti, che io parlando di queste parti di mia verità, anco di verità di Dio, con uno, eglimi disse: — doh! io ti vo dire, ch’io mi trovai in tale paese, che non v’era niuna divisione, et eravi un signore di quello paese, il quale a quel tempo perdè due città; delle quali città elli aveva grandissima malinconia; e abbattendosi uno il quale parlando a quel signore, sapendo il suo dolore, gli disse: — signore, se le vostre città fossero state partite, voi non le perdevate mai. — Disse quello signore: — O perchè? dimmi la ragione. — Dirovvela. Se in queste città fussero state due parti contrarie l’una a l’altra, o più; se pure l’una parte avesse consentito, l’altra non avarebbe consentito lei. — Udita questa ragione, a quello signore gli piacque; e per questa ragione egli fece dividare tutte quelle terre che egli aveva, e chi d’una parte e chi d’un’altra; et a questo faceva giurare tutti quegli che v’erano dentro, e quello che non voleva giurare le parti, egli il faceva pigliare e imprigionare; tanto che pure infine il faceva giurare. Sai che n’è intervenuto? Che credo che s’ha tirato dietro tanto male, che ai nostri dì non credo che sia stato fatto tal peccato. Chi n’è stato cagione? Pure colui che insegnò quella divisione. O maladetti uomini del diavolo! E hàne nove. All’altre tre.
Tu debbi sapere che ogni peccato che si fa, a volersene pèntare, bisogna che si penta, che lo dica co la bóca e col cuore e coll’òpara. E se elli non si pente con ognuno di questi: colla bóca, di non volerle più se-