Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/243

PUEDICA VIGESIMATEEZA 235 gattivello, che hai fatto? Subito come tu consentisti, tu cadesti in peccato mortale. Che so’ stato in luogo, che se colui a cui è stato detto che giuri, se non avesse giurato, sarebbe stato il mal trovato. E già tocco a te, Siena. Doh! Udirai parola ch’io ti dirò. Io mi trovai, non è sette anni, nè dieci, nè venti, che io parlando di que- ste parti di mia verità, anco di verità di Dio, con uno, eglimi disse: — doh!io ti vo dire, ch’io mi trovai in tale paese, che non v’ era ninna divisione, et eravi un signore di quello paese, il quale a quel tempo perdè due città; delle quali città elli aveva grandissima malinconia; e abbattendosi uno il quale parlando a quel signore, sa- pendo il suo dolore, gli disse: — signore, se le vostre città fossero state partite, voi non le perdevate mai. — Disse quello signore: — 0 perchè? dimmi la ragione. — Dirovvela. Se in queste città fussero state due parti con- trarie r una a l’altra, o più; se pure l’una parte avesse consentito, l’altra non avarebbe consentito lei. — Udita questa ragione, a quello signore gli piacque; e per que- sta ragione egli fece dividare tutte quelle terre che egli aveva, e chi d’ una parte e chi d’ un’ altra; et a questo faceva giurare tutti quegli che v’ erano dentro, e quello che non voleva giurare le parti, egli il faceva pigliare e imprigionare; tanto che pure inhne il faceva giurare. Sai che n’ è intervenuto? Che credo che s’ha tirato dietro tanto male, che ai nostri dì non credo che sia stato fatto tal peccato. Chi n’è stato cagione? Pure colui che insegnò quella divisione. O maladetti uomini del diavolo! E hàne nove. All’altre tre. Tu debbi sapere che-’Ogni peccato che si fa, a voler- sene pèntare, bisogna che si penta, che lo dica co la bóca e col cuore e coll’òpara. E se elli non si pente con ognuno di questi: colla bóca, di non volerle più se-