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predica vigesimaterza 231


scritti al soldo del diavolo, so’ tutti li pagani, gli epicurei e molti altri, i quali tengono nuove oppinioni contro a la santa Chiesa, e chiamansi figli dell’ira al soldo di Babilonia, interpetrata confusione. Quelli che so’ da la parte di Dio, tengono tutti i comandamenti con tutte le cirimonie di santa Chiesa, e gli altri danno contra a la Chiesa. O tu, che tieni parte, va’, legge quello che disse Agustino1 in libro de Civitate Dei e vedrai il tuo istato. Dice santo Agustino, che avendo tu dato la fede a Dio quando tu ti batteggiasti,2 e poi tu tieni parte; dice, che tu hai rinnegata la fede; se’ cristiano rinnegato. In barba l’hai stamane. Tutti questi che tengono parte, so’ traditori, imperò che hanno rinnegato Cristo, e vannosene al soldo del diavolo. Sai che la sperienza il dice. Vedine l’autorità di coloro che so’ al soldo di Dio, quello che fanno. Rex pacificus, magnificatus est: — El re pacifico della gloria è magnificato da quelli, i quali seguono la via de’ comandamenti suoi. — La ragione. Ora dico che tu non puoi méttare il piè in due calzari; così non puoi servire a due signori. La Scrittura il dice: Nemo potest duobus dominis servire:3 — Niuno può servire a due signori. — E poi soggiugne: Duo sunt domini. Deus et mammona: —4 Non si può servire a Dio e al diavolo a uno tempo. — Idio è quello signore il quale ha fatto tutte le cose sopra de la terra; e quelle che si vegono, tutte l’ha fatte Idio. Elli è signore del cielo empireo e de la terra e dello inferno. Quelli che so’ in gloria, so’ sempre d’uno volere con lui. Quelli che so’ nel mondo, possano

  1. Il Cod. Sen. 6 và, legge Agustino quello che disse ec.
  2. Gli altri Codd., batizzasti.
  3. Nemo servus potest ec. (Vangelo di san Luca, cap. xvj, vers. 13).
  4. Non così veramente, ma soggiunge: non potestis Deo servire et mammonae (ivi).