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228 predica vigesimaterza


terra transibunt, verba autem mea non transibunt1: — El cielo e la terra può prima mancare e venire a niente, innanzi che le parole di Dio manchino loro2: — Hai tu veduto che sia intervenuto a niuno più presso che in Lombardia?3 — Sì. — Ode Isaia a xxviij cap. di queste divisioni: Manda remanda, manda remanda, expecta reexpecta, expecta reexpecta, modicum ibi, modicum ibi, ut vadant et cadant retrorsum, et conterantur et illaqueentur et capiantur4. Sai che vuol dire questo manda e rimanda? Quando una terra ha queste parti, dice Isaia,, che fanno in questo modo. Manda fuore questa che è parte guelfa, rimanda ora fuore quest’altra che è ghibellina. Quando l’una parte è fuore, et ella aspetta otto dì, e riaspetta quindici dì; aspetta le grazie, e le grazie non vengono: che ne segue? Hai a ricordo quello che io ti dissi di san Pietro Pettinaio, quando egli fece quella bella risposta a coloro che erano stati cacciati fuore le parti?5 Che disse: — tanto starete di fuore che voi siate purgati de’ vostri peccati; e coloro che vi so’ rimasti, tanto vi staranno, che ellino saranno pieni di peccati; e quando questo tempo sarà venuto, e voi tornerete a casa, e cacciarete loro6. — E sai che ne seguita per questo? Poca roba di qua, e poca e meno di là. E così ne va male l’anima, che è la parte spirituale. Capiantur, nei corpi, che sieno disfatti e caggiano e vadano ne la malora; l’anima, ’l corpo e la robba a casa del diavolo atterrati

  1. Nel detto Vangelo al cap. xxj, vers. 33.
  2. Il Cod. Sen. 6, innanzi che la parola di Dio manchi lei.
  3. Il detto Cod., più presso che i Lombardi.
  4. Nel Testo è qualche inesattezza, che correggemmo con la Vulgata.
  5. Vedi la Predica decimasettima, in questo Vol. a pag. 35 e la nota 2.
  6. Questa stessa risposta è messa dagli storici in bocca a Matteo Visconti (M).