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predica vigesimaterza 217


Doh! Io so’ bene...., ma egli mi manca la bacchetta. Oh! Io li farei stare senza mangiare. Oh! Io li farei da questo peccato levare,; che non se n’aveggono, e muoiano disperati. Doh! Non ti volere disperare: ripenteti e fa’ quello ch’io ti dico.

La siconda conclusione: dico, che egli non è sotto la cappa del cielo la più iniqua gente, che questi parziali guelfo o ghibellino. Oh, quanta iniquità è questa, che tu mi vuoi disfare e non ti feci mai dispiacere! Oh, che iniquità è questa! Che se fussero mille guelfi, e uno fanciullino fusse nato d’uno dì, e fusse nato di ghibellino, di subito sarà odiato da tutti loro. Oh, oh! Che iniquità è quella, che a uno fanciullino così piccolino gli sia portato tanto odio! Mal fai; e tu il cognosci. Contra a questi tali dice Giovanni nella sua Canonica, nel iij. cap.: Qui odit fratrem suum, homicida est: — Colui che odia il suo fratello, è omicida.1 — O guelfo o ghibellino, quanti n’hai in pensiero d’amazzare? Di quanti hai il pensiero, di tanti se’ omicida.

E qui puoi vedere come costoro diventano discepoli del diavolo. A che si cognoscono i discepoli del diavolo? Tutti so’ discepoli del diavolo coloro, li quali hanno odio o rancore nel cuore; che mai altro che scandalo, odio o rancore non vorrebbero: sempre vorrebbero guerra. Che dirai di tali discepoli? — Male. — O quali so’ li discepoli di Cristo? Tutti coloro i quali hanno carità. A questo tu puoi cognósciare chi è de’ discepoli di Dio, e chi è de’ discepoli del diavolo. Oh, oh! Io ti vo dire anco che chi è parziale e odia niuna criatura, egli diventa figliuolo del diavolo. El diavolo sempre porta invidia all’uomo che vuole far bene. E quello

  1. Gli altri Codd., omicidiale. Così poco sotto, micidiale.