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imparabolata, * oh quanto le sta male!^ Che talvolta si truov^ano insieme che paiono scotte: chè, chè, chè.^ Non fate così; non ciarlate tanto; io non so che mi dico di voi. Io non vi viddi mai tanto involte in vizi, quanto io vi vego ora. Io vego e so tante cose, ch’ io so ciò che Berta filò. Io vego queste vedove andare in modo, che tutti mi pare che gridino lussuria i loro portamenti. Voi non mi parete come voi solavate: io vego oggi la ve- dova andare col mantello lòngo, èssare increspato, colla fronte pulita e ’l mantello del viso pénto a dietro/sai, che mostra la guancia. E come se T aconcia in fronte!^ Atto di meretrice. Vuoi marito? Va’ e piglialo, in nome di Dio, e spacciatane; e a te che la fai andare a quel modo, vendela mai questa tua carnaccia! In ogni atto il dimostrano di volere èssare al mondo; le pianelle ella le porta alte come le maritate. Questo è segno che tu vuoi dare la ghigniata a questo che tu aspetti, come tu desti a l’altro.® Ella sta per casa, che pare che ella l’aspetti, sai, lichisata’ e pulita, che si vega un poco...., sai, e cetera. Ellu tiene la casa pulita, che è un diletto: ella studia la sua pelle quanto ella sa o può. Vuoi marito? — No. — Oh, elli il grida tutti i tuoi atti e tutte le tue membra; che si converrebbe che li parenti la lecessero domos; non solum otiosae^ sed et rerhome, et enriome, loqnentes qiiae non oportet. ^ E gli altri Codd., imparavolata, che equivale ^ parabolana o pa- raholosa. 2 Oh quanto sconviene alla vedova P essere ciarliera! Negli altri Codd. con più efficace imitazione: chia^ chia, cliia. i Tirato in dietro per modo che lascia vedere tutta la faccia. 3 E come s’ acconcia e accomoda bene il mantello o velo su la fronte! 6 Vuoi accalappiare con le tue civetterie un altro balordo, come acca- lappiasti il primo marito. 7 Tutta per l’appunto, lisciata e studiata. Tutti gli altri Codd., tiehi- bennata.