Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/204

tu ritorni alla róca, fila della lana o del lino, tesse, cuce *, fa’ che tue mani s’ esercitino. Colei dice: — o ch’ ho io bisogno di filare o di cucire? Io non ho biso- gno. — Rispondoti: non n’ hai bisogno per te? Fa’ per altrui: fa’ che tu cucia o fili per lo,pòvaro, che n’ ha bisogno lui: ricucio il pòvarc co le tue mani^ fagli la ca- micia, fila e tesse per lo bisogno suo; che se tu farai così, tu risistarai al diavolo, e non starai oziosa. Usa ca- rità ancora per la Chiesa: fa’ de‘ corporali sottili, belli e bianchi quanto tu puoi, però che quelli so’ la tovaglia di messer Domenedio. Doh, fa’ ragione, o vedova! Se Idio venisse a mangiare con teco, farestili tu onore? — Sì — Tu gli porreste quine una tovaglia bianca con una letizia et una festa grandissima. E però fa’quella ragione,, che elli ha a stare in su quella tovaglia. E così debb’ stare ordinata in ciò che tu hai a fare. Se tu hai figliuoli,, fa’ che tu gli costumi, che tu gli amonisca, e se altre carità puoi fare, anco le fa’. Alla chiesa vàvi poco, e non v’ andare sola, e non v’ andare segreta. E quando ti vai a confessare, va’ a tali che sieno buoni e sieno fedeli. E come io dico alle vedove, così dico a tutte voi donne,* e dite tutti i vostri peccati, e diteli alla spianata ^ per modo che sieno intesi, come vedete che io v’ ho detto, io; che m’avete inteso quello che bisogna; e non èssare curiosa, che è l’altro. La siconda cosa che è da riprèndare nella vedova, si è la curiosità. Favolo scrivendo a Timoteo nel quinto cap. disse così: Viduas verbosas et curiosas fuge. La vedova 1 11 solo Cod. Pai., cuscie. ’2CosìpureilCod.Sen.6;mailCod.Pai.e il Cod.Sen. 5, alla sjoiatata. 3 Yale a dire, l’altro argomeuto che dobbiam trattare. ^ invece la Vulgata dice: shnid auteoi et otiosae discunt circuire