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— Dov’ è lo spirito del Signore, ine è la vera libertà. — Tu vedi che tu ti puoi levare a tua posta: tu puoi andar fuore e stare come ti piace: tu se’in perfetto stato di salute. Tu puoi digiunare a tuo modo: tu puoi orare d’ ogni tempo. Tu puoi fare ciò che ti piace al servigio di Dio, chè Idio t’ ha tolto il marito per tuo bene, e che tu gli sia ingrata! Ode Favolo ‘: Vidiiae et pupillo non noGebUis, quia si clamaverunt ad eum ec: — A la vedova e al pupillo non voler nuociar lo’, chè Idio vede e ode il suo bisogno. — La vedova non die avere in altro il suo pensiero, che in servire a Dio et a’ figliuoli, s’ella iTha. La maritata die avere il pensiero a più cose; a governare sè, il marito, e’ figliuoli e tutta la casa, e die pensare di fare tutte quelle cose, che ella può pensare che piac- ciano al suo marito. Se ella è vedova, ella può fare più a suo modo. E però puoi aver compreso il primo stato della vedova, come aoperandosi in far bene, il suo sta- to è laudabile e commendabile: quae vere viduae simt. E questo sia per la prima parte principale. Aviate pazien- zia stamane. Siconda parte principale: è da vedere de lo stato onorabile: dove Favolo ti dice: ìionora: — Onorale; — con tre onori: Frimo onore, la debbi commendare. Sicondo onore, la debbi confortare. Terzo onore, la debbi difensare. Frimo dico, che tu la debbi commendare, tenendo la vera viduità. Sappi che la vedova, se ella si sa mante- nere, ella è mezza santa. Ella ha provati i calci del mondo, e non ha pensiero di volere ma’ più tornare al < Ossia, l’Esodo, cap. xxij, vers. 22, e dice: Viduae et pupillo non nocehitls. Si laeseritis eos, vociferaòuiitur ad me, et ego audiam cla- morem eorum.