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portare con seco la róca, e va per le case dove ella vuole far capitare male altrui; e se ella vi triiova altra gente, dimostra d’ avere a fare qualch’ altra faccenda. E se ella si truova sola con chi ella vuol parlare, sai che ella fa? Prima ella comincia a mirare la giovana in viso, e quando ella l’ha così mirata un poco, et ella sospirando dice: — o figliuola, come ti perdi tu il | tempo! — La pazarella come ode dire così, subito col j suo pensiero salta in mille luoghi, e rispondele: — o che volete ch’ io facci? — 0 figliuola, elli mi piglia pietà di te! Tu se’ giovana, tu se’ bella, tu se’ savia, tu potresti avere anco una brigata di figliuoli, tu potresti pigliare marito: oh, quanto mi piglia pietà di te! Anco, ci è un giovano che ti vuole un grandissimo bene; e però io te ne consigliarci: egli è savio e da bene \ — Sai che ti dico, o vedova? Ella ha il pensiero di vo- lere ingrassare della tua pelle ^ e sogliono avere que- sto mendo, che generalmente tutte sogliono èssare ubriache e ghiotte. Se ella ti dice di marito, dice santo Favolo ad Ephesos ^ quello ch’ io t’ ho già detto: Qme mitem niipta est, cogitai nude possit piacere rivo. Mulier au- tem innupta et virgo ec. 0 vedova, ètti morto il tuo ma- rito? Non cercare di piacere ad altri che solamente a Dio. Tu eri suggetta al tuo marito; ora se’ fatta libera; sii contenta di quello che Dio t’ha fatto. Dà lo spirito tuo al tuo Signore Idio, et allora dirai a chi mai ti par- la di marito: — io mi so’ data tutta a Dio: non voglio mai più cognósciare mondo. Uhi spiritus Domini, ibi libertas^: 1 Notisi ia verità e bellezza di questo stupendo bozzetto. 2 II lettore corregga ai Corinti; e la lezione del versetto emendi coti quello della Vulgata, riferita poco prima in nota. 3 Altro passo di san Paolo ai Corinti, Epist. seconda, cap. terzo, vers. 17.