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se’sana. Elli ti parrà fare il gran fatto, se fai questo di non dormire in penna! Va’, e passa Roma, e anco in parte, che non ci e cinquanta miglia non si truova mai ninno che dorma in penna Quanti signori sónno per lo mon- do che non dormono in letto, ma dormono in su i ma- tarazi! Oh, elli è il mal vezzo a dormire in penna! Man- gia bene, e bei bene, e dormi bene, e capitarai male. 0 giovana, il tuo sangue bolle: tu se’ usata a stare col marito, a ben mangiare [e a ben dormire] ^ 0 aiba- chista, fammi questa ragione: ben mangiare, ben bere, ben dormire che fa, che monta? — Capitarai male. — Io ti voglio insegnare a levar via le cagioni che ti pos- sono far cascare in peccato. Vai a dormire?_Sì. _ Va’, dorme vestito. Dice colei: — io non posso ador- rnentarmi. — Anco t’ insegnarò: fa’ che tu veghi; ch’ io ti prometto, se tu veghi e aspetti la voglia dei dormire, che tu dormiresti poi in terra in sulle pietre. Simile ti dico che tu usi i cibi tuoi picoli, che non ti riscaldino. Non dico che tu facci così, se tu se’ inferma. Oh, se tu t’ avvezzasse a dormire vestita, io ti prometto che egli è il miglior boccone che tu assagiasse mai! 0 che cerchi tu nei dormire? Tu cerchi di verno il caldo e di istate il fresco. Io ti prometto, se tu dormi nella paglia, ella è caldissima di verno, e di state è freschis- sima. Hai tu inteso nulla? Dicoti che ’l dormir tuo sia vestita, non i)i letto di penna,* e che ’l cibo tuo sia da non farti riscaldare, però che il pericolo v’ è grande, avendo tu il sangue caldissimo e i cibi atti a farti ri- scaldare. Anco più: è agiontovi i molestatori. Queste • Lezione comune a tutti i Codd. Il senso è: per quanto mondo tu corra, non troverai chi dorma in penna. E ricorda il dantesco: Seggendo’ in piuma ec. 2 Le parole chiuse da parentesi mancano solo al nostro Testo.