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ti mirava in viso e tu miravi lui e ’l diavolo saettò l’uno e l’altro di voi, e entrò vi adossoj bàio a memoria? Doh! Io mi credo che a una grande parte di voi io darò la buona mattina; io dico a coloro che saranno buoni, che vedranno il mio dire èssar lo’ tanto utile, che per questo dire si sapranno meglio guardare per l’advenire. E come io dico di parte che vorrà far bene, così dico di chi vorrà far male: àrà la mala mattina, e mormórrà di me assai. E se vorrete cOgnósciare chi sarà di quel- le gattive, voi le cognóseiarete un poco più giù, [quando io le toccarò più] * a dentro nel difetto loro. Sapete che vi voglio dire, o donne? Non voler mai èssare troppo domestica di genti, nè non volere èssare detta nè frataia nè pretaia. Aitila Idio e’ Santi, se ella usa con loro, chè e’ lo’ bisogna bene aiuto! Sieondo è che die vinciare le tentazioni della carne. 0 non sapete voi che la carne nostra e la loro è una medesima carne? Quanta guardia die avere più chi ha provato il mondo, che chi non Fha provato! E però chi l’ha provato, o vedova., a te dico; se la vedova non è molto sapia, ^se ella non è molto savia, ella àrà gran fadiga: elli è di bisogno che ella si sappi ben guardare. Ode san Paolo quello che disse di sè medesimo, essendo egli apostolo in tanta grazia di Dio, trombetta ^ di lesu Cristo, amministratore degli altri. E’ non era però giovanetto, sentendosi avere lo stimolo della carne, castigo corpus meum, et in servitutem redigo ^ Volendo dare essemplo a noi, essendo stimolati, dice di sè così: — Io castigo il mio corpo, e riducolo a servitù di Dio per levar via la tentazione. — E dicoti 1 Le parole tra parentesi mancano per error di copia nel nostro Testo- la tutti i Codd., per saputa, accorta. 3 E gii altri Codd., tromba. 4 Epist. prima ad Corlnthios., cap. IX, vers. 27.