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predica vigesimaprima | 169 |
chè molte volte voi vi sete cagione che poi i vostri mariti vi vogliono male; chè vedendovi sfacciate senza niuna vergogna, v’odiano.
L’altro modo si è il parlare; che dirai colla bocca tua ogni vituperio e ogni disonestà. Sappi che mai tu non parli colla bocca niuna disonestà, che tu non pechi mortalmente. Corrumpunt bonos mores colloquia mala: — I gattivi parlari corrompono i buoni costumi. — O ribaldi, o sfrenati, o gioventù, o fanciulli, o fanciulli, alla scuola; che alla scuola dite ogni ribalderia, ogni volta e in ogni luogo, è peccato mortale1.
E1 terzo modo è in tocamenti2; e dite poi il santo matrimonio! De la boca credi tu che sia lecito? Chè so’ di quelli che fanno peggio che non fanno i porci. E ci è peggio, che molti dicono: — io mi credo che questo santo matrimonio si possa usare come e quanto altri vuole: Idio l’ordinò lui. — Io ti confesso che egli è vero che Idio l’ordinò lui, e in Maria il confermò e il santificò; ma tu non fai così, tu. Egli il fece santo e buono, e tu il guasti con atti disonesti e modi brutti e a tempi non leciti. Doh! Non pensate voi in quanti modi voi il fate vituperoso, andando toccando ogni bruttura, con mano? Non avete voi niuna considerazione in voi? Parti santificato et onorato in tal modo? Hai tu udito quello che dice san Pietro? Fratres, sobrii estate et vigilate, quia adversarius vester diabolus, tamquam leo rugiens, circuit quaerens quem devoret:3 — E1 diavolo sta sempre attento come un leone, mughiando e cercando come elli possa
- ↑ Qui è difetto di lezione in tutti i Codici, e pare doversi intendere; O giovani frequentate la scuola per togliervi al vizio; che ogni volta che dite ribalderia, o in iscuola o in ogni altro luogo, fate peccato mortale.
- ↑ Gli altri Codd., in toccamenti e l’indiavoìamenti.
- ↑ Epistola prima, cap. 5, vers. 8.