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e tre fai l’orazione. Se il Figliuolo, quel medesimo. Se lo Spirito Santo, quel medesimo^ Tutti questi so’ atti di latria, col tuo inginocchiare a lui. Qual’è maggior se- gno d’onor di Dio, ‘ il quale la criatura gli può dimostrare? E di colui che si mette alla morte per lo suo amore. Kami inteso? Sì: già m’intendi ciò ch’io voglio dire. Vedi il pericolo delle parti: credemi che tu il tochi, e credi e m’intendi. Oh, come ama Dio colui che si mette alla morte per lui! Giovanni al xv. cap. del Vangelio, dice così: Maiorem chariiatem ^ nemo habet. ut animam suamponat quis prò amicìs suis: — Ninno hamagior carità, che ha colui che pone l’anima sua per lo suo amico. — Oimè, oimè^ cittadini miei! Oimè, donne, madri, e suoro mie! Oh non- vedete voi ch’egli è posta la vita più per le parti che per Dio? Oimè! o dove è il comandamento di Dio? Ami tu Idio sopra tutte le cose? Oimè! o dove è l’amor del prossimo? Ami tu il prossimo come te medesimo? Non che tu ami Idio o il prossimo, ma se un’ insegna è git- tata in nissuna bruttura o datole un colpo di spada, co« lui che ama quella parte, della quale quell’insegna dimostra d’ èssare, si mettarà alla morte per onore di queir insegna; tanto tiene caro l’onor suo. E. di Dio non ti curarai, e non sosterresti un buffetto per lui! E quanti pericoli si vede tutto dì per le parti, per li ro- mori! Talvolta tagliati a pezzi, e l’anima a casa del dia- volo; tale sbandito; tale toltogli la robba; tale ribello.. Queste parti spesso conducano di queste cose nelle città! Tu hai provato s’io dico il vero. Io so che luogo è stato già, dove levandovisi il remore, chi ha detto: — viva tal parte, — l’altro aver detto: — viva la tale; ’ Il Cod. Sen. 6: Qual è il mar/yìore onore di Dio ec.

  • I;a Vulgata, diìectionem.