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130 predica vigesima


senza la confessione e la comunione. Molta più devozione avevano le genti a’ sacramenti, che non hanno oggi. Passiamo ad altro.

Sicondo è il peccato della negligenzia. Sai come ti interviene? Che potendo imparare, tu se’ stato negligente1. Sai che ieri io ti dissi che tu ci venissi per imparare2 quello che ti bisogna, e che tu ci menasse la tua figliuola, acciocchè anco imparasse lei quello che le bisognava. E tu se’ stata negligente, che non ce l’hai voluta menare; e così colei anco non ci è venuta per filare uno fuso. Io so’ scusato quanto ch’è dal mio canto: io ho fatto quello ch’io ho potuto fare. Non hai voluto imparare il tuo bisogno? Tuo danno.

l’altro dico: non ti scusa la malizia; però che sono di quelli e di quelle che dicono: — io non voglio udire predica di queste cose. — O perchè non vuoi udire? — Perchè io voglio fare a mio modo, e sarò scusata, non sapendolo io. — Inde disse David profeta3: Noluit intelligere ut bene ageret: — Ella non volse intèndare per far bene; — anco volse non udire per fare a suo modo. — Oh, io nol fo per non voler far bene! Anco queste cotali cose non son lecite a predicarle: però non le voglio udire. — Che è? O come, se non so’ lecite a fare, come non è lecito d’amonirti? Alla barba, l’hai. Sai che ti dico? Tu ti se’ madonna Saragia4. Doh! io ti voglio dire quello che intervenne una volta a Siena. Elli fu una madonna Saragia, la quale era molto ghiotta delle saragie

  1. Il Cod. Pal. ha costantemente, negrigente.
  2. Tutti gli altri Codd., udire.
  3. Salmo XXXV, vers. 4.
  4. Negli altri Codd. sempre Ceragia. Questo che segue è il dodicesimo dei già citati Racc. di S. Bernard., pagg. 31-33.