Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/129

XX. Qui appresso in questa predica si tratta pure deWordinato amore che debba èssare infra la moglie e d marito. Diliges proximum tuum sicut te ipsum [Iterum ubi supraf — Amerai il prossimo tuo come te medesimo. — Dilet- tissimi, perchè nel dì d’ ieri noi mostramo dell’amore che die èssare tra moglie e marito, nondimeno noi non ne mostramo appieno, imperò che talvolta amandosi insie- me r uno r altro, il loro amore diventa tutto carnale e dispiacente a Dio. E però noi parleremo stamane del modo come si dieno amare l’uno l’altro. Noi aviamo che Mio disse nel sìcondo del Genesis, quando ebbe fatto Adamo: Faciamus ei aiutorium similem sibi: — Facciamoli a questo uomo adiutorio simile a lui. — Dove vedi che ti dimostra che fu fatta per aiuto e non per mina T uno dell’altro. E perchè io non credo che mi basti il tempo a quello che bisognerebbe dire, noi abrevieremo, e parleremo di quella cosa la quale non si vuole mai dire in predica. Oh, quanto è mala cosa che noi non parliamo nè predichiamo mai di quelle cose per le quali l’uomo die avere il lume in tutta la sua vita! E perchè io vego pure essere il bisogno il dire, io ci entrarrò come gallo in feccia. [Sapete come entra il gallo in feccia?] ^ 0, io vel vo’ dire. Dicesi [ a xxx * ] Prover- < Le parole chiuse da parentesi si leggono nel solo Cod. Fai., ina sou richieste dal senso. 2 II Cod. Pai. ha, primo Proverhiorum, e l’indicazione del cap., die