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predica terza 63

di Dio; e in quel modo piglierà l’anima degli auditori col buon ammaestramento. E questo basterà in quanto alla prima di quello che si richiede al dicitore: Declaratio sermonum tuorum.

Vedi la siconda, e promettoti che la róca si lagnarà di te, però che tu la lassarai stare du’ ore in là 1. Tu hai veduti tre offizi nel mio fondamento: primo, predicare; sicondo, dichiarare; terzo, inluminare. Come ha il sole tre cose, così ha la predicazione del Vangelo. Ella illumina la mente per modo che essa ci cognosce quello che poi essa mette in opera, cioè la sua salute a loda di Dio. Indi disse Iddio per lo evangelista Giovanni: Ego sum lux mundi: — io so’ la luce del mondo. — Per similitudine pigliaremo il sole, il quale è la più splendida cosa che noi possiamo dire. Il quale sole ha in sè tre cose, cioè: elli ha in sè lo splendore, e ha il calore, e ha il vigore;2 simile alla parola di Dio, la quale è predicata a voi3. Ella ha lo splendore, ella ha il calore, e ha il vigore. E se tu starai atento a volere udire e intèndare quelle cose che fa la parola di Dio nelle menti nostre, tu vedrai quatro splendori4. O tu che non udisti mai predica, sècci venuto? — Sì — O pon mente a questi quatro splendori, acciò che tu sia illuminato e dichiarato

  1. Allude a quello che il giorno avanti suppone detto da una delle sue ascoltatrici: “O, io arei già filato uno fuso„ mentre ho udito questa predica. E il Santo le aveva risposto: torna dimane a udire, e io ti dirò cose “che ti faranno venire la voglia di scagliare la ròcca in sul fuoco„ (Pag. 47)
  2. Tutto quel che segue di questo periodo si legge nel solo Cod. Pal.
  3. I Codd. Sen. hanno in questo passo alcune omissioni, tanto che qui fu preferita la lezione del Cod. Pal.
  4. Il Cod. Pal. dice: dove tu vedrai ec., e quel dove sì trova aggiunto in margine anche nel Cod. Sen. 4 . Non soccorrendo meglio i Codd. Sen. 5 e 6, ci parve doversi sopprìmere quell’avv. dove, che toglie senso al costrutto.