dici — io so’ costretto a farlo, — quello che ti costrigne è anco più gattivo, e chi fece quello, dìe èssare pessimo. E qui puoi vedere: se hai tenuta quella oppenione, che ella è gattiva, non la tenere più, ma crede l’uomo avere il libero arbitrio di poter fare bene e male, senza èssare costretto a fare contra al suo volere. O pazaroni, a voler crédare quello che non avete niuno atacco di ragione! Sappiate che questo è atacco del diavolo1. Ma io ti voglio mostrare per isperienza chiara che non potrai dire l’oposito per niuno modo, come elli si può fare contra i pianeti e alle costellazioni. E' medici i quali cognoscono i pianeti, e’ segni e le costellazioni, da’ quali noi aviamo il governo nostro, avendo a dare una medicina allo infermo, la danno per modo con picola cosa, o erbe o aque o altre speziarie, che quella picola cosa fa tòllare la forza al pianeto che corre, e questa è cosa chiarissima, che una piccolissima cosa tolle la forza dalla parte che è di sopra. Or pensa tu quanta forza ha più il libero arbitrio di potere fare contro a quello che essi ci inchinassero. Doh! ode il detto de’ pagani, se è vero: Sapiens dominabitur astra:— el savio inchinarà le stelle. — Vedi che è possibile a resistare a le forze che hanno sopra di noi: non che esse ci sforzino, ma picola cosa può sforzare loro, che non abino potenzia sopra dell’uomo. Sappi che questo l’ha insegnato il diavolo alle malizie delli uomini per fare pericolare loro e anco chi gli ode. Adunque, abbi la fede a quello che con ragioni vedi assai chiaro. Chi credi tu che possa più, o Idio o l’angiolo? — Più Idio — Chi più, o l’angiolo o l’anima? — Più l’angiolo. — Chi più o l’anima o le costellazioni? — Più l’anima? — Chi più, o le
- ↑ Cod. Pal., trovato dal diavolo.