sua. Dicesi che tanto fu piena Maria di grazia e di virtù in questo mondo, che quasi è impossibile a poterlo pur crédare, e così è ora in gloria a tanta gloria, che non è uomo che ne possa dire pure una piccola particella. Deh, voliamo vedere nulla? Sì. — Ora sta’ atteso. Dico che Alesandro disse queste parole, che Dio dè tanta grazia a Maria, quanta elli ne potea mai dare a pura creatura. Sai quanta ella fu? Odi gran fatto che io ti dico, che ragunando tutte le grazie che mai Idio dè a creatura in questa vita, ponendole tutte insieme da una parte, e de l’altra parte la grazia che elli diè a Maria sola, fu più infinita quella di Maria, che tutte l’altre. Quanta credi che fusse? Fu tanta, quanta lo intelletto suo era capace a poterne ricévare. E lo intelletto suo era altissimo e grande, adunque altissimamente ne dovè essere ripiena; sì che dal canto di Dio ne li dè tanta, quanta ne potè dare, ed Essa ne ricevè tanta, quanta ne li potè nello intelletto suo essere capace. Sai quanta ella fu? Io non tel so dire per altro modo, se non che tu il considari tu. Quia quem coeli capere non poterant, tuo gremio contulisti. Ebbe tanta grazia, che quello che non poteva capire in cielo, ella el tenne nel suo ventre. Ma dimmi: come il potrai tu intèndare? Io te l’ho detto. Lo intelletto nostro è tanto basso, che non è capace di sì alta cosa. Doh!1 perchè tu vega perchè noi non potiamo intèndare questo fatto, tu debbi sapere che prima che Gesù incarnasse, egli le fu mandato l’agnolo Gabriello ad annunziarla della volontà di Dio. Essendo l’agnolo giunto a lei, egli la salutò dicendo: Ave gratia plena, Dominus tecum. — Dio ti salvi, o Maria, el Signore è con teco. — Dice che Ella temè, ma poi fu rasicurata, comprendendo che egli era agnolo; e
- ↑ Esclamazione per deh oh. È frequente in ogni predica del Santo.