Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
predica decimaquinta | 383 |
bu’ sarà amazato. —
Che ci vuole dimostrare questo? Sai che? Che noi aviamo la parte irascibile, la parte concupiscibile e la parte razionale.
Dice: se sarà uno che abbi uno bu’, il quale significalo irascibile; che viene all’uomo talvolta cotali movimenti, cotali pensieri, quando d’una cosa disonesta, quando d’un’altra; questi cotali movimenti non fanno cascare l’anima a peccato mortale, però che questi movimenti non so’ in nostra di farli venire in noi e partire come noi voliamo; e però per questo non si pecca mortalmente. Ma se poi tu vieni a dilettarti in esso, allora s’aopera la parte concupiscibile, e subito tu vieni a entrare e cascar nel peccato [veniale, per lo diletto che tu hai di tal peccato]1.
Anco hai la parte razionale, che cognoscendo prima il peccato, poi vi ti diletti subito. Elli è detto alla ragione il terzo dì, cioè il primo dì fu la parte irascibile, e ’l sicondo fu la parte concupiscibile, ’l terzo dì si è la ragione. [Si è detto a la ragione il terzo dì: e se la ragione]2 consente, che è il peccato mortale, dice che deba essere preso il bu’, e deba essere lapidato, cioè la parte sensuale; e simile preso il signore, la parte razionale, e l’uno e l’altro debb’essere morto. E in tal modo se ne va la roba per le divisioni, vassene gli uomini, cioè i corpi. Et anco se ne va l’anima, e tutti si conviene che perischino in mare, cioè in perdizione eterna.
Vede la terza che è molto pericolosa: dove dice: et mortua est tertia pars creaturae eorum qui habebant animas