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siero qui a queste cose transitorie, e non avendo rispet- to a nulla dell’ altro mondo. A’ quali dice santo Paolo a’ Corinti : Animalis homo non percipii ea quae smt spiritus Dei: — L’animale uomo non intende quelle cose che sono di Dio, nè di ninna cosa spirituale. — E così ti dico di ciascuno vizio e peccato, dove tu ti se’ invol- to. Ogni volta che tu se’ in questo terzo delettamento, che tu sottometti la ragione alla sensualità, ogni volta se’ in peccato m ortale, et allora ogni tua opera diventa insanguinata per la colpa tua. E questo è il terzo de- lettamento. E questo sia la fine della siconda parte principale di concupiscenzia carnale con tre dilettazioni. Prima spirituale dilettazione: non è questa dove si riposa il peccato mortale. La siconda fu dilettazione sensuale : nè anco si riposa qui. La terza è dilettazione carnale, et ine si riposa. E però facta est teriia pars maris sanguis. E però sappi che ogni volta che tu hai questi diletti, o omicidi, o tradimenti, o furti, o lussurie, o avarizie, o dissoluzioni, o simili peccati mortali che uccidono V ani- - ma, ogni volta che tu consenti in loro, i fatti tuoi stan- no male. Laetantur cum male fuerint^ et exultant in delecta- tionibus pessimis: — Coloro che godono di far male ec. * — 0 donne, domane, domane conchiuderemo questa materia. Vediamo la terza parte e fondamento; cioè ragione animale, dove Giovanni ci dimostra: Et mortua est tertia pars creaturae eorum^ qui habebant animas in mari^ et tertia pars navium interiit. — Dice che elli è morta la terza parte delle creature loro, le quali avevano anima nel mare; e che la terza parte delle navi perirono. — Chi so’ costoro che pericolano in mare e minano ? 1 Nel solo nostro Cod. segue un breve spazio bianco, destinato alla rima-- nente versione del passo latino.