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morte e Ja piu vergognosa che si potesse trovare. Pro- ptQT gitoci et Dgus Gxciltcìvit illvfìTi h Clic 11* è seg’uìto per questa uinilità? Chee? Che elli fu esaltato. Costui andò in su per la sua umihtà, e dògli ^ un nome che è sopra ogni nome. E che nome? Guarda Luca al decimo cap., cne li Apostoli dissero a Cristo In virtute tua et in no- mine tuo eiecimus daemonia: ~ Noi cacciamo i demoni nel nome tuo. — lesu vidde che questo veniva da gat- tiva radice: eliino venivano lieti a lui, dicendo: — Si- gnore, nel tuo nome noi cacciamo i demoni: Domine^ etiam daemonia subjiciuntur nobis in nomine tuo. — Et lesu ri- spose: Videbam Satanam sicut fulgur de coelo cadentem: — Io vidi Satana quando elli cadde di cielo. — So- lo cadde per la superbia sua; e però guardatevi, che voi non cadiate voi. Non aviate in voi superbia, ma siate umili. E qui vedi come questi tali monti ventosi vengono da superbia. Mai non trovarai ninna anima pom- posa e piena di vento, che metta mai ninna opera per la porta, della umilita. Ne anco trovarai mai ninno uomo o donna superbo, che non sia gattivo, però che ogni operazion che fanno, vengono da superbia^ le quali so’ sempre poste dalla man sinistra. Mai altro che da man sinistra non arruofca, e sempre aruota con una mano : tu non arruotarai mai bene con una mano sola, avendo sempre il pensiero a te. Se tu vuoi arrotar bene, elli ti convene arruotare con due mani, colla dritta e colla smisti a, cioè con carità a ogni creatura, e con umilita 1 Sau Paolo, Epist. cit., vers. 9 ^ Cioè, lidio diodo a Gosìi Cristo un uomo oc. ^ 3 Al decimo cap. del Vangelo di san Luca appartengono i due passi latini che poco sotto allega; ma questo è tolto al cap. settimo, vers. 22, del Vangelo di san Matteo, e secondo la Volgata così dice : m nomine tuo daemoììia eiecimus ec.