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370 predica decimaquinta


morte e la più vergognosa che si potesse trovare. Propter quod et Deus exaltavit illum1. Che n’è seguìto per questa umilità? Chee? Che elli fu esaltato. Costui andò in su per la sua umilità, e dègli2 un nome che è sopra ogni nome. E che nome? Guarda Luca al decimo cap., che li Apostoli dissero a Cristo3: In virtute tua et in nomine tuo eiecimus daemonia: — Noi cacciamo i demoni nel nome tuo. — Iesu vidde che questo veniva da gattiva radice: ellino venivano lieti a lui, dicendo: — Signore, nel tuo nome noi cacciamo i demoni: — Domine, etiam daemonia subjiciuntur nobis in nomine tuo. — Et Iesu rispose: Videbam Satanam sicut fulgur de coelo cadentem: — Io vidi Satana quando elli cadde di cielo. Solo cadde per la superbia sua; e però guardatevi, che voi non cadiate voi. Non aviate in voi superbia, ma siate umili. E qui vedi come questi tali monti ventosi vengono da superbia. Mai non trovarai niuna anima pomposa e piena di vento, che metta mai niuna opera per la porta della umilità. Nè anco trovarai mai niuno uomo o donna superbo, che non sia gattivo, però che ogni operazion che fanno, vengono da superbia; le quali so’ sempre poste dalla man sinistra. Mai altro che da man sinistra non arruota, e sempre aruota con una mano: tu non arruotarai mai bene con una mano sola, avendo sempre il pensiero a te. Se tu vuoi arrotar bene, elli ti convene arruotare con due mani, colla dritta e colla sinistra, cioè con carità a ogni creatura, e con umilità

  1. San Paolo, Epist. cit., vers. 9
  2. Cioè, Iddio diede a Gesù Cristo un nome ec.
  3. Al decimo cap. del Vangelo di san Luca appartengono i due passi latini che poco sotto allega; ma questo è tolto al cap. settimo, vers. 22, del Vangelo di san Matteo, e secondo la Volgata così dice: in nomine tuo daemonia eiecimus ec.