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con tutto che elli abbi le tentazioni, sempre resiste, nè mai consente a nulla. E però questo tale combattitore, rimanendo veocitore, elli è incoronato. Questo s’ aquista molto per la virtù della umilità. La superbia, perchè ella non combatte mai, non merita corona. Ma bene ven- gono cotali tentazioni e cotali pensieri nella mente no- stra, e stanno sì dentro nell’ anima: non essendo mosse da superbia, non so’ però di peccato, se già tu non le leghi in te \ o vero lo’ dai cagione che esse si riposino in te. La ragione si è, che da altro motivo vengono della nostra mente: non so’ in nostra potestà i primi ^ motivi. So’ d’ altra ragione le tentazioni vengono dalia superbia, che fanno rumare 1’ anima. Come dirà uno : — oh, io vor- rei diventare prete! S’io fussi prete, io confessarei, io àrei il nome di buona persona, io farei molte cose. —* Da superbia vien questo. Queste sónno delle operazioni e tentazioni che en- trano per la porta della superbia; e che questo sia vero, se tu volti per contrario, tu ne vedrai 1’ essemplo. L’ope- razioni di Maria, madre di lesu Cristo benedetto, furono le più virtuose che mai frissero operate in questa vita da pura creatura. E queste opere furono operate nella vita sua: r operazioni sue furono tutte in grazia di Dio, et in lui dirizzava ciò che faceva. E ciò che mai ella fece^, ogni cosa entrò in lei per la porta della umilità. E che fece costei ? Ogni spirazione, ogni parola, ogni cosa pic- cola o grande, tutto faceva con umilità. E per tanta umilità eh’ ella ebbe, che meritò ? 0 Maria, che merita- sti? Quia quem coeli capere non poterant^ tuo gremio contu-

  • DCod.Pal,^ setugiànonleleggiinte.IlCod.Sen, 6, se tu^

già nollo eleggi in te, 2 Meglio che negli altri Codd., i quali hanno, i nostri motivi.