Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/40

4 prologo


stigie1 del nostro capo, e maestro Gesù Cristo benedettOj e del suo padre santo Francesco co le sue sante operazioni, e massimamente co le sue infocate ed ardenti prediche, ne le quali continui XLvj anni perseverò; ne’ quali 42 anni pochissimi tempi fu che Egli non predicasse. E quanto piacessero a Dio e fussero accette le fadighe che per l’onore suo e utilità del prossimo portò, si dimostra infra l’altre cose per Io presente libro, che sì come dè alle predicazioni nuovo istile e regola; così volse Iddio che quasi oltra modo none usitato, queste prediche fussero incolte e scritte ad ambre ed acrescimento di devozione. E però esso magno e grande Iddio ispirò uno che si chiamò Benedetto di maestro Bartolomeo cittadino di Siena, ed era cimatore di panni; il quale avendo donna e più figliuoli, e avendo poca robba e assai virtù, lassando stare per quello tempo il lavorare, ricolse e scrisse le presenti prediche de verbo ad verbum, non lassando nissuna parola che non scrivesse, come lui predicava. Le quali prediche fece esso santo Bernardino in su la Piazza di Siena, detta il Campo, negli anni del Signore MCCCCXXVij,2 e cominciò a dì XY d’agosto, il dì dell’Assunzione de la madre nostra Vergine Maria, advocata speziale della nostra magnifica città di Siena; la qual festa venne quello anno in vénardì. E per notare virtù e grazie di detto Benedetto cimatore; stando a la predica, scriveva in tavole di cera collo stile; e, detta la predica, tornava a la sua buttiga e scriveva in foglio tutto quello che aveva scritto nelle predette tavole di cera; per modo che il

  1. Il solo Cod. Sen. 6 legge, pedate, e così pure si ha nella stampa.
  2. Il Cod. Sen. 9 ha, MCCCCXXVI.