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le genti, che 1’ mio non potrà governare 1’ altro. Nè que- sto non bastarà. Mandarà guerra tanto grande, che non si potranno lavorare le terre *, e non ricógliarete nè biada nè vino; che seguitarà poi tanta grande carestia, che voi vedrete morire i vostri propri figliuoli per fame. E però dice : Sin auiem venio tibi^ et movebo candelabrum tuum de loco suo^ nisi poenitentiam egeris: — Se tu non farai penitenzia, io verrò a te, e móvarò il tuo cande- liere del suo luogo, — con questi modi eh’ io t’ ho detto o simili. Terza, dichiarare. Sai che fa Iddio ? Udiste voi mai uno vulgare, che per certo elli è dritto e sta bene ? Quando Mio gastiga il gattivo. Mio li dà una adversità, dicendoli : — tolleti questo. — E colui dice: — 0 questo perchè a me ? — Perchèee^ ? Perchè tu te 1’ abbi. Non lo intende un popolo, quando elli ha di queste cose ; chè bene che cognoscano il loro stato, non dicono se non : — eh, noi siamo mal capitati! — Ma fa’almeno una cosa: che se uno dice: — o perchè èquesto? —dìalmeno: — elli è per li nostri peccati. — E però, o popolo sa- nese, ricognoscie il bene che tu hai da Dio, e ritorna a lui con la penitenzia, se vuoi campare da’ grandissimi suoi fragelli, che spesso manda nelle patrie per li peccati loro. Coglie insieme: Suscipiens lesus in coelum ingemuU^ et alt UH : ephphetha^ quod est adaperire. Dove hai veduto tre visioni : prima, corezione della quale vedesti [negli- genzia, tiepidezza et impotenzia : Habeo adversum te, Si-

  • Il Cod. Pai., non si ’poterà lavorare la terra.

2 Prolunga il suono dell’ ultima vocale, in segno di grande maraviglia. 3 Così hanno tutti i Codd. senesi, in luogo di correggente, come do- vrebbe leggersi, e come ha il Cod. Pai.