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predica decimaquarta 361


aspettato et aspettato, e voi non fate niuno frutto che sia a sua laude, ma fate ogni cosa contraria alla sua volontà; onde che elli è già indegnato, e credetemi che ha in pensiero di tagliare questo arbore, poi ch’elli è disposto a non volere dare il frutto, come elli ha aspettato già cotanto tempo. Ma se elli ara tanta pazienzia d’aspettare questo quarto anno, e tu non li rendi frutto, guardati, guardati, poi guardati, Siena. Anco potresti intèndarlo in altro modo di questi quatro anni che elli ha aspettato la tua conversione, et hatti sempre proveduto al tuo bisogno, perchè tu ti ravvega; chè il primo anno ello t’ha dati dimolti beni corporali, chè t’ha ritenuta la mortale infermità1, e dimolte altre adversità. El sicondo anno t’ha dati dimolti beni temporali, di biada, di vino, d’olio, di bestiame e d’ogni cosa grandissima dovizia. E pure t’ha date queste cose perchè tu renda il frutto tuo, e tu se’ stato e stai più duro che fussi mai. E1 terzo anno elli t’ha dati de’ beni spirituali. Quanti bonissimi predicatori avete avuti, valentissimi maestri, solo per la salute vostra venuti a questa vostra città! Credetemi che Idio ha aspettato tanto, che elli non vorrà aspettar più. Se tu stai il quarto anno, e non rendi frutto a Dio, elli dirà: — A terra, a terra, popolo maladetto: tu non hai scusa: il terreno è lavorato, tu se’ e se’ stato admaestrato: elli t’è stato dimostrato il tuo vizio e ’l tuo peccato. — Sai che farà Idio doppo il tempo che elli non vorrà aspettare più? Elli farà lavorare la terra e zapparalla co la mortalità; che di pistolenzia morete come cani, e manderalla tanto grande, che mancaranno

    tuttavia che qui alluda al soggiorno ed alle prediche che fece in Siena nel 1423 e nel 1425, ne’ quali anni si può dire che predicasse di continuo nell’Italia settentrionale e nella media.

  1. Tutti gli altri Codd., t’ha ritenuta la mortale infermità.