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Uctum^ super abundaUt et grada ^ : — Dove ab onda il delitto, soprabonderà la grazia. — Dico che ella ebbe più gra- zia che se avesse meno peccato, che perchè ella consi- derò il grande peccato suo, ella spesso si ricordava, e dolendosene col cuore piangeva con contrizione, e però avanzp la grazia sopra del peccato suo. Sai come puoi assi migliare uno che è cascato più volte ne’ peccati et elli si pente? Proprio a un cavallo il quale è pònto dietro perchè vada, ed è tirato dinanzi, e per l’una forza e per 1’ altra elli viene ad andare; chè elli dah r uno lato è sospénto,’ e dall’ altro tirato. Così un’anima quando ha avuto grazia da Dio, ella considera il peccato suo, che elli ha fatto contra a Dio, e pentesi. Dall’altro ha anta la grazia da Dio, e per questa è sospéata dietro e tirata dinanzi. Chè so’ due offizì a pégnare 1’ anima a Dio, come tu hai nel Libro de’ Numari e nel Levitico. L’ uno offizio era a portare V arca, 1’ altro a guardarla: rimo manteneva il tabernacolo, 1’altro era a portarlo; et era offizio dei levitici mantenere il tabernacolo e portarlo. A mantenere questo tabernacolo dell’ anima bi- sogna che Mio c’ infonda della grazia sua, e che ci pon- ga la mano colla sua potenzia. Inde David profeta: Emitte mamim tuam de altOy eripe me et libera me ec. ^ — Signore, aitami colla tua mano potente, et aitami contra i miei nemici, cioè contra i miei peccati, i quali sempre mi stanno d’intorno a la mia conscienzia. Così domanda aiuto r anima caduta, del peccato pentendosi con per- 4 re; e familiare può dirsi che gli fosse, dove s’ abbia cousiderazione alle molte volte che lo rammenta o lo cita. 1 Epistola ad Romanos, cap. v, vers. 20, che nella Volgata sta così: Ubi autem abundavit delictiim^ superabìindabit grafia, 2 Vale a dire, a spingere. 5 Salmo cxLiij, vers. 7 .