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predica decimaquarta | 343 |
porco, cioè del sodomito1, esce da uno, elli va cercando i luoghi aqiiosi e disonesti, ma elli non truova niuno luogo più piacevole che quello dove elli era; e sai che fa per ritornare donde elli è uscito? Elli fa come fa il cane che è stato cacciato della casa del suo signore: elli va d’intorno alla casa, e se truova niuno bucariello,2 elli s’ingegna d’entrarvi. Talvolta si pone alla fessura dell’uscio, e colle zampe s’ingegna d’entrare dentro. Così fa il diavolo: elli s’ingegna in ogni modo che elli sa o può di farti cascare per entrare dentro nell’anima tua; e se elli ti fa cascare, elli entra dentro e acconciavisi sì forte et in tal modo, che elli vi sta più sicuro che non v’era prima; imperò che elli non v’entra solo, ma entravi con sette peggiori di lui.
Siconda maladizione. L’uomo è più fragile a ruinare, però che avendo uno già fatto un peccato et èssene confessato, elli è più agevole a ricascare che uno altro che non fece mai tal peccato.3 L’esemplo: quando tu hai uno legno che sia inarsicciato et è spento, questo legno è più agevole a farvi rapiccare il fuoco. Se è un legno non arso mai, non si apicarà così ratto ’l fuoco come a quello. Così d’uno che non fece mai il tal peccato et èssene astenuto, e quello altro non si seppe astenere, più tosto vi casca. Qui tetigerit picem, inquinabitur ab ea:4 — Colui che tocca la pece, è colui che s’imbratta. — E però disse Alisandro:5 Qui cadit in unum peccatum, iterum cadit. — Chi cade in uno peccato, agevole è a ricascar-