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predica decimaquarta | 341 |
mi intendi, pulite. De’ vestimenti vostri come va la cosa? Che se mi fusse detto il vero, parechie migliaia e migliaia di fiorini costano le vestimenta preziose. — Eh, eh! Oh, ellino so’ fatti; che ne faremo noi ora? — Voi farete cosa, o donne, voi farete cosa, che voi e chi vi confessa, andarete a casa del diavolo, però che nè ’l confessore nè anco tu non considerate al grande scandalo e disagio del denaio morto, che si tiene in tante vanità. Chè è grandissimo danno tanta somma, della quale è cagione la propria donna; chè benchè la donna sia accecata in tanta vanità, ma il frate o ’l prete che v’assolve? Io non so che conscienzia si sia la sua: tutti andate a casa calda co loro insieme. Ora a casa.
Quando uno è usato a far bene, se elli non persevera, 10 ti prometto che elli andarà male. Doh, diciamo d’uno che è uso e vissuto male gran tempo; come credi che elli stia? Noi pure vediamo che elli muore il giovano, il vecchio, il fanciullo, e chi d’una morte e chi d’un’altra. Ma diciamo pure che la vita li debbi durare: io dico che elli sta a gran pericolo, che elli indura tanto nel peccato, che elli sta in essi, e non si fa conscienzia di nulla. Malva!1 Ma pure se costui si converte, elli bisogna fare grande guardia, che il peccato non torni in lui; però che maggior pericolo ha anco poi se elli casca. E che sia vero, ode Matteo a xij.° cap. Cum immundus spiritus exierit ab homine, ambulat per loca arida, quaerens requiem et non invenit. Tunc dicit: revertar in domum meam, unde exivi.... Tunc vadit et assumit septem alios spiritus secum nequiores se:2 — Quando il diavolo s’è partito dall’uomo