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dico per quello eh’ io ho veduto di voi per la predica eh’ io feci ieri. — A casa: torniamo al nostro dire di stamane. Dico che Giovanni nel suo sacro parlare ci dimostra tre visioni: Prima visione, correggente : Haheo adversum te pauca^ quod charitatem tu am primam reliquisti. Siconda visione, ammonente : Memor esto itaque unde excideris et age poenitentiam^ et ’prima opera fac. Terza visione, minacciante: Sin autem vento tihi^etmo- vebo candelahrum tuum de loco suo^ misi poenitentiam egeris. Nella prima visione correggente ti dice: Haheo adver- sum te pauca^ quod charitatem tuam primam reliquisti : — Io m’ ho a lamentare di te, dice Idio, però che la tua carità prima reliquisti et abandonasti. — Chè quando io ci fui Fal- tra volta a predicare, tu cominciasti a far bene, e non seguitasti • ma subito n’ uscisti del ben fare, e seguitasti le vie deir iniquità e de’ peccati per le tentazioni dei diavolo. Adunque, o tu che se’ cascato nel mal fare, io ti voglio dimostrare tre gradi, ne’ quali viene chi lassa r opere buone per fare le gattive, e così l’anima sua casca in perdizione per lo non sapersi guardare. Dico che chi cade nel peccato, viene in queste miserie clT io dirò : Prima, negligenzia. ^ Siconda, tiepidezza. Terza, impotenzia. _ s Primo è negligenzia, quando fa tornare adietro. E sappi che non è ninno tanto buono uomo, che quando ellicade in questa negligenzia, ogni sua operazione va nella malora. V^olta mano; non è ninno sì poco bene, il 1 II Cod. Pai. qui e appresso, nigrigenzia.