Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/370

334 predica decimaquarta


che ci è a dire assai1) quod charitatem tuam primam reli— quisti. Memor esto itaque unde excideris; et age poenitentiam, et prima opera fac: sin autem venio tihi, et movebo candelahrum i tuum de loco suo, nisi poenitentiam egeris. E dichiarato questo sarà fine della nostra predica. — Io m’ho a lamentare di te, dice Cristo; imperò che tu hai abandonata la carità prima. Ricorditi dove tu se’ caduto, e tu donna caduta fa’ penitenzia, e fa’ le prime operazioni, se none io verrò a te, e movarò el tuo candeliere del suo luogo, se tu non farai penitenzia. — Rivediallo meglio; dice: — Io m’ho a lamentare di te, imperò che tu hai abandonato el ben vivare e la carità prima. — Sai, l’altra volta quando io ci venni, che tu facevi cotante buone opere; mira dove tu se’ caduto; mira quello che tu facevi allora, e mira quello che tu fai ora. — Io ti prometto (elli non giura mai se none per sè medesimo, per me metipsum): io dico: se tu non fai penitenzia, io verrò a te, e al candeliere darò sì grande scrullo e per tal modo, ch’io il farò innovare dal suo luogo, che si muovarà per modo che tu sentirai qualche picchiata; io dico, se tu non farai penitenzia. — Io mi cre— do e voglio, e per questo predico, perchè ciascuno nel suo grado facci bene; che se solo li Riseduti2 facessero bene, non sarebbe a pieno quello ch’io desidero. Doh! io mi truovo spesso spesso ingannato da misèr Domeneddio, che talvolta, quando io aspetto un bene, et egli mi riesce con una grandissima brigata di beni. Questo

  1. Alenai testi biblici leggono Habeo adversum te pauca, ma qui il Sauto rifiuta l’add. pauca, che rimase pure escluso nella Volgata, e annoverato tra le principali correzioni che in quella si fecero. La lezione del nostro Testo, per mancanza di alcune parole, è in questo passo così difettosa, che dovemmo giovarci degli altri Codici per dare senso al periodo.
  2. I cittadini stati di Concistoro, cho aveano cioè tenuto l’uffizio di Priori o Governatori del Comune, si chiamavano in Siena Riseduti.