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328 predica decimaterza


li peccati e vizi delli uomini, e mandollo tutto a sterminio, salvo che otto anime. E questa autorità vorrebbe essere scritta a lèttare d’oro, nella quale so’ solamente sette parole, e notale a una a una.

La prima dice: Videns autem Deus quod malitia ec. — Vidde Idio la malizia del peccato mortale; — el qual pec— cato è centra alla volontà sua1; et era questa malizia opera di ciascuno; e però mandò il giudicio suo generale, che niuno era senza il peccato mortale.

La siconda dice: hominum; che per questo si mosse Idio a mandare il suo giudicio, perchè questo peccato era nelli uomini, che niuno era senza grandissimi peccati mortali.

La terza dice: esset in terra; cioè ingiustizia, chè non s’aoperava altro che iniustizia; però che non era chi punisse il peccato che era fatto; e non si legge che Idio gli punisse per nulla altro. E però aspetti la giustizia di Dio colui el quale fu il peccato et non è punito. Io ho insegnato in terre che sempre corrono ad aitare uno il quale sia preso per malifizio; i quali dicono che vogliono usare misericordia; et io l’ho detto, e così dico, che quella non si chiama misericordia, ma piuttosto ingiustizia, imperò che questo chiaramente si comprende, che facendo uno malefizio, essendo egli aitato, per quello solo si guasta la giustizia, e però dico ch’ella è ingiustizia. Quarta è cuncta cogitatio, cioè peccare in malizia e non in fragelità, e al tal male sempre stare svegliato con ogni tuo sentimento e con ogni ingegno: a rapire, e sforzare, a sodomitare, a insidie, a odî, a tradire, a ingannare ogni persona: et in questo hai il cuore acceso e attento

  1. Il Cod. Pal., alla volontà di Dio.